- Lorenzo de' Medici
Signore della città di Firenze dal 1469 fino alla sua morte, avvenuta nel 1492, fu un grande politico, diplomatico e mecenate fiorentino.
Egli contribuì a consolidare il ruolo fondamentale delle corporazioni nella vita economica e sociale di Firenze, arricchendole della prima accademia di "arte" (come la intendiamo noi oggi) d'Europa, presso il Giardino di San Marco, di sua proprietà, dove egli aveva precedentemente posto la sua collezione di statue.
E' inoltre importante ricordare tutta la famiglia de' Medici (albero genealogico) in quanto grazie alla Galleria degli Uffizi da loro fondata sono arrivate fino ai giorni nostri innumerevoli opere d'arte dal valore inestimabile.
Infatti la Galleria degli Uffizi rappresenta il simbolo del mecenatismo dei signori della città, degli uomini illustri che l’hanno vissuta (in particolare Lorenzo de’ Medici).
Parte della raccolta di opere è frutto delle commissioni delle corporazioni di arti e mestieri che permisero gli scambi commerciali, culturali e artistici che hanno fatto di Firenze una delle capitali mondiali dell’arte.
Giorgio Vasari - Lorenzo de Medici "The Magnificent" (Tardo Rinascimento) |
- Signoria Visconti
Governarono Milano dal 1277 al 1477. Furono importanti nell'ambito delle corporazioni in senso "negativo", in quanto impedirono, nella stessa Milano e a Venezia, lo svilupparsi delle corporazioni.
A Firenze il ruolo delle corporazioni non era solo più economico, ma principalmente politico, al punto che le stesse istituzioni politiche e governative ricalcavano in qualche modo il modello strutturale delle corporazioni.
La signoria dei Visconti temeva che questo potesse accadere anche nelle città di suo dominio e quindi attuò delle disposizioni che potessero impedire alle corporazioni di svilupparsi.
Il biscione classico emblema dei Visconti. Blasonatura d’argento alla biscia d’azzurro ondeggiante in palo e coronata d'oro, ingolante un moro di carnagione |
- Giano della Bella
E' stato un importante uomo politico di Firenze nella seconda metà del Duecento. Giano della Bella, appartenente ad una delle più antiche famiglie nobili ghibelline della città di Firenze, divenne guelfo, pare, per ragioni politiche. Divenne quindi un uomo di spicco dei ceti popolari.
Divenuto priore, ebbe il grande merito di far emettere dal gonfaloniere di giustizia Baldo Ruffoli, i famosi Ordinamenti di Giustizia del Secondo Popolo (18 gennaio 1293). Questi provvedimenti escludevano di fatto i nobili dal governo della città a favore della nascente classe borghese e obbligavano le persone, per essere eleggibili a cariche pubbliche, ad essere iscritti ad un'Arte. Non erano ancora presi in considerazioni gli appartenenti alle arti del popolo minuto, tuttavia fu un'innovazione politica molto importante, soprattutto considerando il periodo storico in cui è avvenuta. I nemici politici fecero di tutto per estrometterlo dalla città e ci riuscirono. Morì, infatti, esule in Francia.
Targa celebrativa a Firenze dedicata a Giano della Bella (via Cerchi 23, ang. via Tavolini) |
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