lunedì 20 giugno 2011

Post conclusivo

Come ultimo post di questo blog credo sia importante riassumere in alcuni punti chiave il ruolo delle corporazioni nella storia, ed in particolare nella storia della tecnologia. Questo, perchè tutto quello scritto finora non risulti solamente un insieme astratto di parole e fatti senza alcuna attinenza alla storia della tecnologia.
Le corporazioni furono importanti per molti motivi. A mio avviso i più importanti sono i seguenti:
  1. la loro organizzazione interna: suddivisione in Arti Maggiori e Arti Minori, ovvero la suddivisione per reddito. E' questa una prima forma di suddivisione di potere in base alla portata economica delle singole professioni;
  2. il metodo di apprendistato, lavoro e certificazione: volto alla tutela dei consumatori, in quanto assicurava degli elevati standard di qualità dei prodotti, e dei lavoratori stessi, appartenenti ad uno stesso mestiere (per il quale rimando a questo link del mio blog, alla voce Innovazione);
  3. gli sviluppi tecnologici: il raggruppamento di persone esercitanti lo stesso mestiere ed il loro giuramento al sostegno reciproco nella difesa degli interessi comuni, hanno portato ad un notevole sviluppo di nuove tecnologie, principalmente per scambio di opinioni e idee tecniche;
  4. lo sviluppo economico, politico e sociale: per quanto riguarda il lato economico, è indubbio il benessere che le corporazioni hanno portato alle città nelle quali erano presenti, mentre politico in quanto esse sono riuscite a penetrare all'interno degli organi decisionali e ad assumere un ruolo privilegiato nelle scelte politiche. Socialmente, infine, per il semplice fatto che hanno rappresentato politicamente classi sociali che prima non lo erano affatto togliendo di fatto il potere ai nobili e dando una prima spinta in una direzione di uguaglianza sociale (per un approfondimento rimando a questo link del mio blog, alla voce Giano della Bella).
Corporazione degli armatori in una raffigurazione del XIV secolo
Con questo blog spero di essere riuscito a dare una buona visione d'insieme di quelle che sono le Corporazioni di Arti e Mestieri, del loro fondamentale ruolo all'interno della storia europea, ed in particolare italiana, e, ancora più importante, del loro ruolo all'interno della storia della tecnologia.

sabato 18 giugno 2011

Un po' di storia

Il manto di foreste che ai primissimi albori del Medioevo ricopriva l'Europa settentrionale era già in buona parte scomparso verso l'anno 1000 d.C.: il territorio si ricopriva via via di coltivazioni e di pascoli. Il suolo era eccellente, un loess di fini detriti rocciosi che si erano depositati durante l'ultima era glaciale. Due invenzioni chiave accelerarono il processo di deforestazione e incrementarono le risorse alimentari. La prima fu l'introduzione del giogo per i cavalli, originario della Cina e gradualmente diffusosi a ovest. Essendo applicato al pettorale anziché sulla trachea, permetteva di trasportare carichi molto grossi senza il rischio di strozzare l'animale. La seconda invenzione fu l'aratro pesante su ruote, fondamentale per incidere in profondità il terreno e per smuovere l'immensa rete di radici delle antiche foreste.
da Aristotele, Politica - Economia, miniatura del XIV secolo
Bruxelles, Bibl. Reale
Il notevole aumento della produzione alimentare pose le basi della crescita demografica e della rivitalizzazione economica dell'Europa. La popolazione, ormai troppo numerosa per essere assorbita dall'agricoltura, emigrò nelle città, che si svilupparono in risposta alle esigenze di una commercializzazione più ampia. Le eccedenze di cibo, di prodotti dell'emergente industria tessile, dei cantieri navali e degli utensili divennero oggetto di scambio non solo nelle fiere ma anche nei nuovi mercati. I sovrani incoraggiavano l'espandersi dei centri urbani, i cui abitanti tendevano ad allearsi  con l'autorità centrale contro i signorotti locali e che, non essendo servi della gleba, erano soggetti tassabili. Si sviluppò così una classe media che prosperava con il commercio, l'industria e le transazioni finanziarie. I mercanti acquisirono sempre maggiore rilievo negli organi di governo, accumulando ricchezze e potere.

Una cartina dell'Europa intorno all'anno 1000 d.C.
Gli artigiani e i mercanti si organizzarono in corporazioni, dette gilde, che controllavano prezzi e produzione, assicuravano livelli qualitativamente alti e curavano l'addestramento alle arti e ai mestieri tramite l'apprendistato. Questi controlli erano una forma di garanzia del prodotto e del tenore di vita dei membri delle gilde. Ogni confraternita era concentrata in un quartiere, ad esempio Threadneedle Street e Ironmongers Lane a Londra, via Orefici e piazza Mercanti a Milano, e costituiva un importante gruppo politico in ambito cittadino. Il fiorire dei commerci diede ulteriore impulso alle manifatture ed entrambi favorirono la nascita delle banche che, nel XIII secolo, erano attive soprattutto nelle zone dell'Italia settentrionale. Le nuove aziende avevano bisogno di aiuti finanziari per avviare la produzione e per assicurarne il buon funzionamento. Il denaro, utilizzato come strumento di scambio e come unità valutaria, era necessario per superare una economia basata sul baratto. L'Italia poteva vantare grandi ricchezze grazie al redditizio commercio nel bacino del Mediterraneo, in particolare con il Levante: il fiorino d'oro di Firenze divenne infatti la moneta più diffusa del tardo Medioevo.

mercoledì 15 giugno 2011

Linea del tempo

Qui di seguito è riportata una breve linea del tempo che ho fatto, riassuntiva della storia delle corporazioni: dalle prime proto-corporazioni romane del I secolo fino al corporativismo dell'era fascista.

 
Più nel dettaglio:
  • I secolo d.C.: collegium (corpus) romani, associazioni di imprenditori che avevano il compito di tutelare questi ultimi.
  • III secolo d.C.: l'imperatore Diocleziano crea e rende obbligatorie delle corporazioni per fronteggiare la crisi avvenuta in quel secolo.
  • intorno all'anno 1000: le corporazioni cominciano a formarsi partendo da confraternite di tipo religioso. Gli adepti entravano a farne parte tramite giuramento.
  • XII secolo: in Francia le corporazioni rischiano piu volte di prendere in mano il potere.
  • 1150: a Firenze nasce l'Arte di Calimala (arte dei mercatanti).
  • 1193: a Firenze ci sono gia piu di 7 corporazioni.
  • inizio del '200: le corporazioni assumono un determinante ruolo politico nella vita sociale di molte città, in particolare a Firenze.
  • XIII secolo: nelle Fiandre le corporazioni rischiano di prendere il potere.
  • 1287: a Ferrara le corporazioni vengono soppresse.
  • metà del 1200: la signoria dei Visconti impediscono alle corporazioni di arti e mestieri di assumere un ruolo politico e ne limitano fortemente l'azione.
  • 1293-1295: Giano della Bella fa promulgare gli Ordinamenti di Giustizia del Secondo Popolo.
  • XIV secolo: le corporazioni cominciano a competere con le élite aristocratiche o mercantili delle città per il potere e, in alcune città, riescono gradualmente a ottenere il governo comunale.
  • 1378: a Firenze c'è il tumulto dei Ciompi, nel quale i farsettai e i tintori chiedono il riconoscimento come arte.
  • 1469: Lorenzo de' Medici diventa signore di Firenze.
  • fine XV secolo: il potere delle corporazioni cominciò a declinare.
  • XVI secolo: nasce la figura del mercante imprenditore, colui che manda in crisi le corporazioni.
  • 1891: il corporativismo viene richiamato nell'enciclica Rerum Novarum, in ottica cattolica.
  • gennaio 1922: nasce la Confederazione Nazionale delle Corporazioni Sindacali.
  • 2 luglio 1926: viene creato il Ministero delle Corporazioni.
  • 1927: Nella Carta del Lavoro viene codificata la dottrina fascista del corporativismo (intento del regime di creare una "terza via" tra capitalismo e marxismo per la risoluzione dei conflitti tra le classi sociali).
  • 20 marzo 1930: il Consiglio Nazionale delle Corporazioni diventa organo costituzionale.
  • 5 febbraio 1934: una legge stabilisce le 22 corporazioni.
  • 19 gennaio 1939: viene istituita la Camera dei Fasci e delle Corporazioni, che va a sostituire la Camera dei Deputati.
  • 20 dicembre 1943: la Confederazione Generale del Lavoro, della Tecnica e delle Arti (C.G.L.T.A.) diventa, tramite un decreto, la base del sistema corporativo della Repubblica Sociale Italiana.

Personaggi importanti

  • Lorenzo de' Medici
Signore della città di Firenze dal 1469 fino alla sua morte, avvenuta nel 1492, fu un grande politico, diplomatico e mecenate fiorentino.
Egli contribuì a consolidare il ruolo fondamentale delle corporazioni nella vita economica e sociale di Firenze, arricchendole della prima accademia di "arte" (come la intendiamo noi oggi) d'Europa, presso il Giardino di San Marco, di sua proprietà, dove egli aveva precedentemente posto la sua collezione di statue.
E' inoltre importante ricordare tutta la famiglia de' Medici (albero genealogico) in quanto grazie alla Galleria degli Uffizi da loro fondata sono arrivate fino ai giorni nostri innumerevoli opere d'arte dal valore inestimabile.
Infatti la Galleria degli Uffizi rappresenta il simbolo del mecenatismo dei signori della città, degli uomini illustri che l’hanno vissuta (in particolare Lorenzo de’ Medici).
Parte della raccolta di opere è frutto delle commissioni delle corporazioni di arti e mestieri che permisero gli scambi commerciali, culturali e artistici che hanno fatto di Firenze una delle capitali mondiali dell’arte.

Giorgio Vasari - Lorenzo de Medici "The Magnificent" (Tardo Rinascimento)
  • Signoria Visconti
Governarono Milano dal 1277 al 1477. Furono importanti nell'ambito delle corporazioni in senso "negativo", in quanto impedirono, nella stessa Milano e a Venezia, lo svilupparsi delle corporazioni.
A Firenze il ruolo delle corporazioni non era solo più economico, ma principalmente politico, al punto che le stesse istituzioni politiche e governative ricalcavano in qualche modo il modello strutturale delle corporazioni.
La signoria dei Visconti temeva che questo potesse accadere anche nelle città di suo dominio e quindi attuò delle disposizioni che potessero impedire alle corporazioni di svilupparsi.

Il biscione classico emblema dei Visconti. Blasonatura d’argento alla biscia d’azzurro ondeggiante in palo e coronata d'oro, ingolante un moro di carnagione
  • Giano della Bella
E' stato un importante uomo politico di Firenze nella seconda metà del Duecento. Giano della Bella, appartenente ad una delle più antiche famiglie nobili ghibelline della città di Firenze, divenne guelfo, pare, per ragioni politiche. Divenne quindi un uomo di spicco dei ceti popolari.
Divenuto priore, ebbe il grande merito di far emettere dal gonfaloniere di giustizia Baldo Ruffoli, i famosi Ordinamenti di Giustizia del Secondo Popolo (18 gennaio 1293). Questi provvedimenti escludevano di fatto i nobili dal governo della città a favore della nascente classe borghese e obbligavano le persone, per essere eleggibili a cariche pubbliche, ad essere iscritti ad un'Arte. Non erano ancora presi in considerazioni gli appartenenti alle arti del popolo minuto, tuttavia fu un'innovazione politica molto importante, soprattutto considerando il periodo storico in cui è avvenuta. I nemici politici fecero di tutto per estrometterlo dalla città e ci riuscirono. Morì, infatti, esule in Francia.
Targa celebrativa a Firenze dedicata a Giano della Bella (via Cerchi 23, ang. via Tavolini)

    mercoledì 25 maggio 2011

    Citazioni

    Qui di seguito sono riportate alcune citazioni riguardanti le corporazioni di arti e mestieri, le quali sono state identificate in differenti epoche con differenti nomi (vedi: gilda, arti...).
    • "La rivoluzione francese provvide a sostituire la rappresentanza per ceti con quella universalistica e individualistica dell'assemblea parlamentare. Proclamò quindi i diritti dell'uomo e del cittadino prescindendo da appartenenze particolaristiche; abolì corporazioni ed enti ecclesiastici e vietò, con la legge Le Chapelier, la costituzione di associazioni operaie (sospettate di far rivivere le corporazioni), aprì infine la strada alla codificazione napoleonica e al diritto eguale." (Massimo Corsale
    Isaac René Guy Le Chatelier
      • "Ma esisteva una potente corporazione di uomini la cui ostilità a Galileo non venne mai meno: gli aristotelici delle università. L'inerzia della mente umana e la sua resistenza all'innovazione sono ampiamente dimostrate non solo, come ci si potrebbe aspettare, dalla parte della massa ignorante – che viene facilmente influenzata una volta che se ne è colpita l'immaginazione – ma presso i professionisti dotati di interessi costituiti nella tradizione e nel monopolio del sapere. L'innovazione costituisce una duplice minaccia per le mediocrità accademiche: essa mette in pericolo la loro oracolare autorità ed evoca la profonda paura che il loro completo edificio intellettuale, laboriosamente costruito, possa crollare." (Arthur Koestler)

          Per quanto riguarda invece Dante Alighieri, vissuto proprio a Firenze negli anni delle corporazioni, all'interno della sua opera più famosa, la Divina Commedia, non si è ritrovata una particolare citazione o un passaggio riguardante le corporazioni di arti e mestieri. Tuttavia a mio avviso è interessante e importante ricordare che, nel XIX canto dell'Inferno, il Sommo Poeta parla dei simoniaci, vale a dire dei "venditori di cose spirituali", tra i quali è presente anche Papa Bonifacio VIII, accanito avversario di Dante.
          Questa storia comincia nel 1295, quando un'ordinanza decretò che i nobili riottenessero i diritti civici, purché appartenessero a una corporazione... (per il racconto completo rimando al seguente link).

            Dante in una raffigurazione contenente le tre parti della Divina Commedia (Inferno, Purgatorio, Paradiso) e uno scorcio della città di Firenze

            martedì 10 maggio 2011

            Iconografia

            ARTE

            San Luca ritrae la Madonna, Rogier van der Weyden, 1440, Boston, Museum of Fine Arts
            La Corporazione di San Luca era una delle corporazioni di artisti e artigiani più importante del periodo Barocco ed era presente soprattutto nelle Fiandre e nei Paesi Bassi.

             FUMETTI


            La saga:
            Messer Papero è una saga a fumetti disney ideata da Guido Martina e da Giovan Battista Carpi, ambientata nel medioevo e nel rinascimento toscano. Racconta di due antenati fiorentini di Paperino e Paperone, che vengono esiliati da Firenze per motivi politici; saranno costretti a vagare insieme a un asino per le città toscane fino a che i loro discendenti non vi rientreranno grazie all'aiuto di Lorenzo il Magnifico. Partiranno successivamente insieme all'esploratore fiorentino Amerigo Vespucci per l'America. La vicenda viene rievocata da Paperone, che è in vacanza col nipote a Firenze per trarne un best seller anche se tutto andrà a monte per la sbadataggine di Paperino.

            COPERTINA DI UN LIBRO


            Autrice: Barbara Beuys Tradotto da: A. Audisio
            Editore: Bompiani
            Collana: tascabili, saggi
            Data di pubblicazione: 2000
            Il ritratto di Firenze nel Medioevo, una metropoli immersa nel commercio e nell'artigianato, che ha compreso il valore del lavoro e del denaro e dove un'élite intellettuale rinomata in tutta Europa convive con l'esclusione delle donne dalla vita pubblica.

            FILM


            Amici miei - Come tutto ebbe inizio
            Regia: Neri Parenti.
            Cast: Christian De Sica, Michele Placido, Giorgio Panariello, Paolo Hendel, Massimo Ghini. 
            Genere: commedia.
            Durata: 108 min.
            Nella Firenze 'magnifica' di Lorenzo De' Medici, cinque amici praticano con disinvoltura l'ozio e la bischerata. Irresponsabili e impenitenti, si ritrovano periodicamente per esorcizzare un domani di cui non v'è certezza, perché la peste è alle porte e il Savonarola è in città a predicare l'Apocalisse e a infliggere castighi...

            FRANCOBOLLO


            13 agosto 1953
            Mostra di Luca Signorelli
            Francobollo emesso in occasione della mostra di Luca Signorelli a Cortona e a Firenze.
            Disegnato da V.Grassi il francobollo raffigura un ritratto del pittore (da un affresco nel Duomo di Orvieto).
            Ha avuto una tiratura di 7.800.000 esemplari ed è stato valido per l'affrancatura fino al 30/06/1954 (gg.322).
            Sono celebri fra le opere di Luca Signorelli, gli affreschi della Cappella di S. Brizio, nel Duomo di Orvieto, figuranti Scene del Giudizio Finale.

            INNOVAZIONE


            Vista l'estensione e la molteplicità di campi tecnici all'interno delle corporazioni medievali, parlare di un manufatto in particolare credo sia inappropriato in quanto non risulta essercene uno che più di un altro meriti di essere descritto. Quella che, a mio parere, è una grandissima innovazione portata dalle corporazioni di arti e mestieri è la strutturazione del lavoro, non solo intesa come strutturazione della produzione o della lavorazione in sè ma proprio come organizzazione regolamentata del mondo del lavoro. Infatti le corporazioni portarono le prime norme all'interno del mondo del lavoro e della produzione stessa. Si possono riassumere le innovazioni in questo ambito introdotte dalle corporazioni in quattro punti:
            1. tutela della qualità dei manufatti;
            2. formazione;
            3. controllo;
            4. marchiatura.
            Per quanto riguarda la tutela della qualità dei manufatti, le corporazioni furono le prime a introdurre una serie di regole riguardanti l'utilizzo delle materie prime, gli strumenti di lavoro e le tecniche di lavorazione. Questo serviva a mantenere standard di qualità dei manufatti elevati e limitava i falsi, ovvero quei prodotti che non rispettavano gli standard delle corporazioni.
            La formazione di nuovi lavoratori era molto importante per le corporazioni. Per i nuovi addetti era previsto un periodo di apprendistato, che solitamente cominciava in età molto giovane e proseguiva finchè il "maestro" non aveva insegnato tutte le tecniche e i trucchi del mestiere al giovane. Questo garantiva la trasmissione e la preservazione della tecnica (oltre che allo sviluppo di quest'ultima, ovviamente) e la possibilità di ripetere le caratteristiche del prodotto.
            Per quanto riguardava le infrazioni riguaradanti la tecnica, spesso le corporazioni avevano la giurisdizione, nell'ambito lavorativo, sui loro iscritti, e quindi potevano loro stesse occuparsi del controllo del rispetto delle norme tecniche.
            Infine le corporazioni furono le prime ad apporre sui loro prodotti il marchio con il loro logo. Questo processo di marchiatura permetteva all'acquirente di verificare la qualità del prodotto prima di effettuare l'acquisto e, in ogni caso, di conoscerne la provenienza.
            Queste, a mio avviso, sono innovazioni di fondamentale importanza e sono un enorme passo avanti nell'evoluzione del commercio e della produzione, come testimonierà poi la loro diffusione a livello globale nel corso degli anni.

            ARTICOLO DI GIORNALE


            Da "La Stampa" del 06.06.1981 - numero 133 pagina 3 "Massoneria, vecchi e nuovi segreti".

            giovedì 21 aprile 2011

            Una visione d'insieme

            DISCIPLINA: all'interno delle corporazioni di arti e mestieri le discipline sono molteplici, dalle più umili quale, ad esempio, l'arte dei tintori, fino ad arrivare alle cosiddette Arti maggiori comprendenti, tra gli altri, mercanti di tessuti pregiati, giudici e notai.

            MATERIALI: viste le molteplici discipline, i materiali trattati erano moltissimi: tessuti vari, metalli, spezie, erbe medicinali, pellicce, argille, legnami, pietre varie, frutta, legumi, cereali ecc.

            FUNZIONI: commercio e sviluppo.

            STRUMENTI: martelli, telai, macchine per cucire, stampi, pennelli, denaro, aghi e molti altri strumenti utilizzati per la realizzazione di manufatti o la lavorazione grezza di materie prime.

            COSE: manufatti vari quali armi, utensili da lavoro, vestiti, gioielli, vasellame, prodotti alimentari e molti altri artefatti.

            Qui sotto è riportato un piccolo schema che ho disegnato per facilitare la comprensione delle suddivisioni dele varie arti e dei vari mestieri.