mercoledì 25 maggio 2011

Citazioni

Qui di seguito sono riportate alcune citazioni riguardanti le corporazioni di arti e mestieri, le quali sono state identificate in differenti epoche con differenti nomi (vedi: gilda, arti...).
  • "La rivoluzione francese provvide a sostituire la rappresentanza per ceti con quella universalistica e individualistica dell'assemblea parlamentare. Proclamò quindi i diritti dell'uomo e del cittadino prescindendo da appartenenze particolaristiche; abolì corporazioni ed enti ecclesiastici e vietò, con la legge Le Chapelier, la costituzione di associazioni operaie (sospettate di far rivivere le corporazioni), aprì infine la strada alla codificazione napoleonica e al diritto eguale." (Massimo Corsale
Isaac René Guy Le Chatelier
    • "Ma esisteva una potente corporazione di uomini la cui ostilità a Galileo non venne mai meno: gli aristotelici delle università. L'inerzia della mente umana e la sua resistenza all'innovazione sono ampiamente dimostrate non solo, come ci si potrebbe aspettare, dalla parte della massa ignorante – che viene facilmente influenzata una volta che se ne è colpita l'immaginazione – ma presso i professionisti dotati di interessi costituiti nella tradizione e nel monopolio del sapere. L'innovazione costituisce una duplice minaccia per le mediocrità accademiche: essa mette in pericolo la loro oracolare autorità ed evoca la profonda paura che il loro completo edificio intellettuale, laboriosamente costruito, possa crollare." (Arthur Koestler)

        Per quanto riguarda invece Dante Alighieri, vissuto proprio a Firenze negli anni delle corporazioni, all'interno della sua opera più famosa, la Divina Commedia, non si è ritrovata una particolare citazione o un passaggio riguardante le corporazioni di arti e mestieri. Tuttavia a mio avviso è interessante e importante ricordare che, nel XIX canto dell'Inferno, il Sommo Poeta parla dei simoniaci, vale a dire dei "venditori di cose spirituali", tra i quali è presente anche Papa Bonifacio VIII, accanito avversario di Dante.
        Questa storia comincia nel 1295, quando un'ordinanza decretò che i nobili riottenessero i diritti civici, purché appartenessero a una corporazione... (per il racconto completo rimando al seguente link).

          Dante in una raffigurazione contenente le tre parti della Divina Commedia (Inferno, Purgatorio, Paradiso) e uno scorcio della città di Firenze

          martedì 10 maggio 2011

          Iconografia

          ARTE

          San Luca ritrae la Madonna, Rogier van der Weyden, 1440, Boston, Museum of Fine Arts
          La Corporazione di San Luca era una delle corporazioni di artisti e artigiani più importante del periodo Barocco ed era presente soprattutto nelle Fiandre e nei Paesi Bassi.

           FUMETTI


          La saga:
          Messer Papero è una saga a fumetti disney ideata da Guido Martina e da Giovan Battista Carpi, ambientata nel medioevo e nel rinascimento toscano. Racconta di due antenati fiorentini di Paperino e Paperone, che vengono esiliati da Firenze per motivi politici; saranno costretti a vagare insieme a un asino per le città toscane fino a che i loro discendenti non vi rientreranno grazie all'aiuto di Lorenzo il Magnifico. Partiranno successivamente insieme all'esploratore fiorentino Amerigo Vespucci per l'America. La vicenda viene rievocata da Paperone, che è in vacanza col nipote a Firenze per trarne un best seller anche se tutto andrà a monte per la sbadataggine di Paperino.

          COPERTINA DI UN LIBRO


          Autrice: Barbara Beuys Tradotto da: A. Audisio
          Editore: Bompiani
          Collana: tascabili, saggi
          Data di pubblicazione: 2000
          Il ritratto di Firenze nel Medioevo, una metropoli immersa nel commercio e nell'artigianato, che ha compreso il valore del lavoro e del denaro e dove un'élite intellettuale rinomata in tutta Europa convive con l'esclusione delle donne dalla vita pubblica.

          FILM


          Amici miei - Come tutto ebbe inizio
          Regia: Neri Parenti.
          Cast: Christian De Sica, Michele Placido, Giorgio Panariello, Paolo Hendel, Massimo Ghini. 
          Genere: commedia.
          Durata: 108 min.
          Nella Firenze 'magnifica' di Lorenzo De' Medici, cinque amici praticano con disinvoltura l'ozio e la bischerata. Irresponsabili e impenitenti, si ritrovano periodicamente per esorcizzare un domani di cui non v'è certezza, perché la peste è alle porte e il Savonarola è in città a predicare l'Apocalisse e a infliggere castighi...

          FRANCOBOLLO


          13 agosto 1953
          Mostra di Luca Signorelli
          Francobollo emesso in occasione della mostra di Luca Signorelli a Cortona e a Firenze.
          Disegnato da V.Grassi il francobollo raffigura un ritratto del pittore (da un affresco nel Duomo di Orvieto).
          Ha avuto una tiratura di 7.800.000 esemplari ed è stato valido per l'affrancatura fino al 30/06/1954 (gg.322).
          Sono celebri fra le opere di Luca Signorelli, gli affreschi della Cappella di S. Brizio, nel Duomo di Orvieto, figuranti Scene del Giudizio Finale.

          INNOVAZIONE


          Vista l'estensione e la molteplicità di campi tecnici all'interno delle corporazioni medievali, parlare di un manufatto in particolare credo sia inappropriato in quanto non risulta essercene uno che più di un altro meriti di essere descritto. Quella che, a mio parere, è una grandissima innovazione portata dalle corporazioni di arti e mestieri è la strutturazione del lavoro, non solo intesa come strutturazione della produzione o della lavorazione in sè ma proprio come organizzazione regolamentata del mondo del lavoro. Infatti le corporazioni portarono le prime norme all'interno del mondo del lavoro e della produzione stessa. Si possono riassumere le innovazioni in questo ambito introdotte dalle corporazioni in quattro punti:
          1. tutela della qualità dei manufatti;
          2. formazione;
          3. controllo;
          4. marchiatura.
          Per quanto riguarda la tutela della qualità dei manufatti, le corporazioni furono le prime a introdurre una serie di regole riguardanti l'utilizzo delle materie prime, gli strumenti di lavoro e le tecniche di lavorazione. Questo serviva a mantenere standard di qualità dei manufatti elevati e limitava i falsi, ovvero quei prodotti che non rispettavano gli standard delle corporazioni.
          La formazione di nuovi lavoratori era molto importante per le corporazioni. Per i nuovi addetti era previsto un periodo di apprendistato, che solitamente cominciava in età molto giovane e proseguiva finchè il "maestro" non aveva insegnato tutte le tecniche e i trucchi del mestiere al giovane. Questo garantiva la trasmissione e la preservazione della tecnica (oltre che allo sviluppo di quest'ultima, ovviamente) e la possibilità di ripetere le caratteristiche del prodotto.
          Per quanto riguardava le infrazioni riguaradanti la tecnica, spesso le corporazioni avevano la giurisdizione, nell'ambito lavorativo, sui loro iscritti, e quindi potevano loro stesse occuparsi del controllo del rispetto delle norme tecniche.
          Infine le corporazioni furono le prime ad apporre sui loro prodotti il marchio con il loro logo. Questo processo di marchiatura permetteva all'acquirente di verificare la qualità del prodotto prima di effettuare l'acquisto e, in ogni caso, di conoscerne la provenienza.
          Queste, a mio avviso, sono innovazioni di fondamentale importanza e sono un enorme passo avanti nell'evoluzione del commercio e della produzione, come testimonierà poi la loro diffusione a livello globale nel corso degli anni.

          ARTICOLO DI GIORNALE


          Da "La Stampa" del 06.06.1981 - numero 133 pagina 3 "Massoneria, vecchi e nuovi segreti".